Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 10 maggio 2018 Premetto che la naia l’ho svolta nel genio trasmissioni, ma le simpatie, anche per tradizione di famiglia, sono per gli alpini. Tra l’altro, sono iscritto simpatizzante al mitico gruppo degli alpini di Piedicastello. Ho sempre lodato il loro impegno e ho avuto modo di averne conferma quando, da presidente delle feste di S. Apollinare, facente parte del gruppo organizzatore, gli alpini mettevano in campo con impegno e fatica — e lo fanno tuttora — le loro capacità per la buona riuscita dell’evento. Ciò premesso, ritengo discutibile la decisione di derogare durante i giorni dell’Adunata al divieto di consumare alcol nei parchi cittadini. Una disposizione che giustamente era stata adottata per contrastare comportamenti scorretti ma principalmente, secondo me, come messaggio educativo rivolto a giovani e meno giovani a non abusare nell’assunzione di bevande alcoliche. Comprendo che un buon bicchiere di vino possa far dimenticare le fatiche e metta allegria, ma la scritta sul Doss Trento «Per gli alpini non esiste l’impossibile» sta a dimostrare che uno sforzo lo si poteva fare, evitando così critiche e disagio anche a chi è stato costretto a modificare l’ordinanza. Non oso pensare alle tante persone attive nelle associazioni degli alcolisti anonimi che giornalmente sono in contatto con famiglie costrette a fare i conti con un disagio sociale pesante. Le contraddizioni di un simile modello di sviluppo ormai sono tante e quindi, per il quieto vivere, per non apparire ipocriti e rompiscatole, guardiamo dall’altra parte e pensiamo unicamente ai benefici in termini di consumi e di risvolti economici. Per me rimane tuttavia un’occasione persa per confermare la validità della delibera approvata dal consiglio comunale di Trento. E forse, a ben pensarci, anche per gli alpini. Aldo Pompermaier, Trento Caro Pompermaier, Sottoscrivo il suo ragionamento intriso di quel sano buon senso che è sembrato invece mancare in tutta questa vicenda. Ho già espresso la contrarietà contro la decisione di togliere il divieto di consumare alcol nei parchi della città. Chiarisco però un aspetto: non si tratta di introdurre in città una forma di proibizionismo. Semplicemente di mantenere una posizione, ferma e coerente, davanti a una delibera che vieta di consumare alcol in talune zone del capoluogo. Non è insomma in discussione, come si pensa, la vendita di bevande alcoliche. Intanto si apprende che il Comune, quasi volesse rafforzare maggiormente la bontà della scelta operata, concederà altre deroghe alla delibera restrittiva. Legittimo dal punto di vista politico, un errore dal punto di vista del messaggio che s’intende indirizzare ai cittadini.
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ALDO |
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